Da quel lontano 1987 in cui venne inaugurata la Casa di Accoglienza, operatori e amici hanno contribuito con il loro lavoro, il loro tempo e tanta passione a far si che questa esperienza crescesse e fosse sempre un punto di riferimento per tantissime famiglie.
Da una piccola famiglia di 20 persone accampate in una porzione di uno stabile fatiscente siamo arrivati oggi ad una comunità che nel corso degli anni è cresciuta in modo esponenziale, con oltre 20.000 accessi in un anno, 3.500 arrivi, volti, storie e tanta umanità.
Tutti coloro che hanno prestato il loro tempo e il loro lavoro, dal 1987 ad oggi, hanno lasciato un segno visibile del loro passaggio, così come le numerosissime famiglie che hanno abitato la nostra Casa continuano a far parte di una storia fatta di rapporti, amicizie che durano da decenni e ci accompagnano ancora oggi.
…Oggi
Dopo la ristrutturazione e l’ampliamento, siamo passati da 24 a 82 posti letto. La squadra di lavoro è cresciuta e nel 2008 sono giunti alla Casa due nuovi volontari che hanno deciso di dedicare due sere a settimana per far compagnia agli ospiti e proiettare dei film; si intrattengono con i presenti ed offrono ascolto e condivisione impedendo che la solitudine e l’isolamento alimentino quel senso di impotenza e rabbia dati dalla sofferenza.
Di pari passo alle serate che trascorrevano con gli ospiti, i volontari – sotto la direzione e la guida di amici e professionisti – hanno iniziato l’opera di abbellimento degli spazi comuni della Casa, quadri di colore sulle pareti delle sale comuni, dei corridoi e delle scale e stampe incorniciate a tema diverso per i vari ambienti. Quei corridoi lunghi e bianchi sono così diventati dei sentieri accoglienti contribuendo a creare un senso di casa. Inoltre, i nostri volontari hanno affisso indicatori di percorso e identificativi degli ambienti per orientarsi meglio ed è stata realizzata anche una piccola biblioteca a disposizione di tutti.
In contemporanea un addetto esterno ha realizzato il giardino come lo si può vedere ancora oggi. Il giardino da quel momento in poi è stato curato e mantenuto da un volontario che vi si dedica con passione, affinché sia sempre in ordine.
Gli stessi volontari hanno creduto altresì che fosse importante incentivare anche momenti di svago per tentare di allentare la tensione emotiva e la solitudine durante i mesi lontano da casa. Dall’inizio hanno cercato di far si che le ricorrenze, i momenti in cui si soffre maggiormente la lontananza dai propri cari, fossero momenti di festa. Momenti in cui tutti gli ospiti della Casa vengono invitati a partecipare preparando specialità culinarie della loro zona di provenienza e cucinate da loro per poter condividere costumi diversi e favorire la socializzazione. I volontari contribuiscono allestendo la sala, con piatti, posate, bicchieri e bevande nonché dolci della tradizione locale. Non manca mai l’organizzazione di qualche tombola con simpatici premi offerti da negozi e attività della nostra città e nemmeno il karaoke dal vivo, con una professionista che dà la sua presenza e voce per amicizia in totale gratuità.
Si organizzano anche cene per salutare chi, dopo lunghi periodi di permanenza presso la Casa, partiva per tornare alla propria. Il cibo è un meraviglioso elemento aggregante e, alla Casa di Accoglienza, non manca mai!
Nel 2013 il nostro gruppo di volontari si è infoltito fino agli attuali otto e tutti assieme si occupano permanentemente di continuare ad abbellire la casa. Attualmente si stanno occupando di creare nelle stanze gli stessi quadri di colore con stampe che rallegrino gli ambienti. I più intraprendenti eseguono anche piccoli lavoretti di manutenzione, ma l’obiettivo primario è soprattutto quello di fare compagnia alle famiglie ed essere loro di supporto sia pratico che umano, con parole e gesti, facendosi compagni di viaggio dentro una vera amicizia. La preoccupazione costante e continua è di far sentire le persone che incontriamo ascoltate ed accolte, offrendosi come un punto di riferimento se ne sentono la necessità per acquisti, per essere accompagnati a visite mediche, in stazione o all’ospedale.
I volontari con i familiari instaurano rapporti umani di fiducia e di amicizia che in molti casi si protraggono ben oltre la permanenza alla Casa di Accoglienza. Organizzano serate di svago con cene a base di carne alla griglia almeno tre o quattro volte l’anno, pensano agli ospiti nelle ricorrenze religiose, preparando personalmente per ognuno un piccolo dono e confezionandolo con cura particolare. In più, in occasione del Natale, addobbano con alberi e presepi così da favorire il senso di “Casa” ed un ambiente il più possibile accogliente ed intimo.
All’esterno della Casa di Accoglienza vengono poi organizzati tornei di burraco e iniziative per raccogliere fondi pro “Casa Anna Guglielmi”.
Più volte nel corso dell’anno si organizzano anche momenti conviviali con la partecipazione di amici che, nel corso degli anni, hanno sostenuto la Casa con donazioni ed offerte e hanno avuto, frequentandola, l’occasione di toccare con mano la realtà della Struttura, creando dunque un rapporto costante e di condivisione con donatori e contribuenti. Questi amici la cui partecipazione è assidua hanno anche modo così, di volta in volta, di vedere come vengono impiegate le loro offerte e donazioni.
L’impegno dei volontari in questi anni ha avuto un gradito riscontro nelle pagine scritte sul diario di bordo da parte di chi, prima di tornare a casa, ci lascia una traccia del suo passaggio, un saluto per chi rimane e un augurio per chi arriverà...
Eugenia, Daniela, Betta, Giulia e altri amici…
…che compatibilmente con i loro impegni familiari regalano il loro tempo e il loro entusiasmo. Questi sono i nomi dei nostri “volontari”, persone speciali nella loro semplicità.
Non occorrono doti particolari per diventare volontari della Casa di Accoglienza Anna Guglielmi, bastano poche cose ma importanti…
Serve il desiderio di farsi compagni di viaggio, ciascuno con le proprie valige, con il proprio vissuto, ma con grande rispetto e a volte rimanendo in silenzio, sapendo anche solo ascoltare…
Serve la voglia di imparare da chi soffre l’immensa bellezza e l’immenso valore che ha la vita e il saper gioire delle cose semplici, piccole….
Serve sapersi fidare e collaborare con chi ha più esperienza, ascoltando e lasciandosi “addomesticare” stando dentro un rapporto….
Serve amare e lasciarsi amare senza alcuna pretesa, rispettando i tempi e i modi di tutti.