Il nostro obiettivo consiste nel dare alla persona la sensazione di entrare in un ambiente umanamente accogliente, tenuto conto che la lesione midollare non è solo responsabile di danni ancora oggi irreversibili, che provocano la perdita di importanti funzioni biologiche (la deambulazione è la più evidente), ma anche di una condizione psicologica, economica e sociale altamente drammatica che coinvolge non solo la persona disabile, ma anche i suoi familiari.
In questi anni si è consolidata una proficua collaborazione tra la Casa d’Accoglienza e gli operatori che si occupano degli aspetti psico-sociali e dell’accoglienza all’interno dell’Ospedale di Montecatone. Da questa collaborazione con il Dipartimento Clinico, Riabilitativo e all’interno del Programma Vita Indipendente, sono nati progetti ed iniziative atte a migliorare la qualità dei servizi offerti e una attenzione ai bisogni primari dei nostri ospiti attraverso una valutazione comune di ogni singola situazione di bisogno.
La nostra Casa di Accoglienza è oggi una struttura pilota che funge da laboratorio sperimentale nel quale pazienti e familiari possono accedere in prima persona all’utilizzo di attrezzature progettate e realizzate tenendo conto delle loro esigenze. Un laboratorio sulle autonomie nel quale anche i professionisti che seguono ogni singolo paziente durante il percorso riabilitativo in ospedale, possono verificare e sperimentare le autonomie acquisite prima del ritorno a casa. Offriamo ai nostri ospiti una struttura ricettiva dove le persone disabili possano muoversi autonomamente misurandosi con spazi, arredi e attrezzature che valorizzino e stimolino l’autonomia. La persona diventa così parte attiva e propositiva, sperimentando direttamente soluzioni riproponibili nel proprio ambiente domestico e, contemporaneamente,
proponendo suggerimenti e contributi utili alla realizzazione e alla sperimentazione di nuovi ausili ed accessori.